Due progetti,realizzati in collaborazione con l’I.C. Dante Alighieri di Sapri, che la nostra associazione è orgogliosa di presentare. I ringraziamenti vanno a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questi due progetti fondamentali per i nostri figli, per la sensibilizzazione del territorio e per una reale inclusione scolastica ed extrascolastica, in particolare al D.L.F. di Sapri che con il suo prezioso contributo ci ha aiutato alla realizzazione dei due progetti.

AMICO TUTOR
L’obbiettivo del progetto è quello di migliorare la comunicazione verbale del ragazzo speciale con i suoi compagni di classe. Costruire abilità sociali come rispondere a domande, intervenire in una conversazione, salutare quando incontra il gruppo classe, fare proposte spontanee.
Uno dei deficit presenti nei nostri ragazzi è proprio costituito dall’incapacità di relazionarsi con altre persone. A questo proposito è di fondamentale importanza promuovere delle azioni educative che permettano di aumentare nell’allievo con autismo comportamenti di comunicazione e relazioni verso i propri compagni. E’ di rilevante importanza il ruolo che i compagni di classe rivestono nel successo dell’integrazione di un ragazzo speciale nella classe e nel contesto sociale. Le amicizie che nascono nell’ambito scolastico tendono, infatti, a generalizzarsi anche in attività al di fuori della scuola, facilitando così l’integrazione.

LA CLASSE VA A CANESTRO
Il progetto ha voluto valorizzare il mini basket quale strumento per valorizzare l’educazione e l’evoluzione del comportamento del bambino speciale e dei suoi compagni di classe.
Il progetto ha voluto offrire un luogo privilegiato di aggregazione positiva.
La finalità è stata quella di incrementare la partecipazione e l’integrazione del bambino con la classe.
L’insegnante di sostegno responsabile del progetto ci spiega: “grazie alla collaborazione tra la scuola e l’associazione Il Tempo per l’Oro il bambino speciale ha avuto occasione di migliorare le relazioni sociali con il gruppo classe al di fuori dell’ambiente aula. Notevole ricaduta ha avuto tutto ciò sui compagni di classe i quali hanno sviluppato maggiore sensibilità nei confronti della disabilità toccando con mano le differenze soggettive di ognuno, comprendendo che la diversità è una ricchezza.”

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